L’échappée – A la poursuite d’Annie Le Brun
Si conclude domenica 27 settembre 2015 presso il pub Jolly Roger 2 la seconda programmazione a cura di Piero Pala di film presenti nell’archivio della Complus Events. Alle 18:00 il film di Valérie Minetto L’échappée – A la poursuite d’Annie Le Brun / La fuga – All’inseguimento di Annie Le Brun.
La proiezione per gentile autorizzazione dell’autrice e degli aventi diritto è a ingresso gratuito.
“Volevo assolutamente filmare le sue gambe sublimi, sempre arroccate su tacchi alti, una sorta di prolungamento del suo pensiero, radicale, emotivo, fragile, ed erotico.”
“In principio: il rifiuto del mondo così com’è. Alla fine: l’amore. Tra:. Il bisogno di rivolta, la poesia, la fantasia, e Sade come la massima espressione di libertà interiore.” (Valérie minetto)
Valérie Minetto
L’échappée – A la poursuite d’Annie Le Brun, 2014, DCP su DVD, colore, sonoro, 78 min. Realizzazione: Valérie Minetto
Sceneggiatura: Valérie Minetto, Cécile Vargaftig
Produzione: Céline Maugis – La Vie est Belle
Musica composta da: Alice Guerlot-Kourouklis
con Annie Le brun e michel fau
In lingua originale francese con sottotitoli in inglese
La lettura è un viaggio che infiamma lo spirito ed allarga l’orizzonte. Talvolta scopriamo un autore e non si vuole più lasciarlo. Si vogliono leggere tutti i suoi libri, e perché non incontrarlo. Annie Le Brun è una poetessa e saggista francese del nostro tempo. Il suo pensiero interroga il reale per meglio celebrare l’immaginario, invoca la libertà interiore contro la servitù volontaria, e rivendica il desiderio come arma di discernimento in un mondo abbagliato dove l’ombra non ha più posto.
Nata nel 1942, Annie Le Brun ha partecipato agli ultimi anni del movimento surrealista. Parallelamente a dei testi lirici recentemente riuniti in Ombre pour ombre, Gallimard, 2005, ha pubblicato, nel 1977 Lâchez tout / MOLLATE TUTTO (facciamola finita con il femminismo / Disertate! (il femminismo è morto) contro l’indottrinamento ideologico del neofemminismo, seguito da Les châteaux de la subversion (1982, ristampato in Collection Folio essais Gallimard) a proposito di Romanzo nero, poi come introduzione all’opera completa del Marchese de Sade, Soudain un bloc d’abîme, Sade (1985, ristampato in Collection Folio essais Gallimard) et Vingt mille lieues sous les mots, Raymond Roussel (1994).
Per quanto riguarda la poesia, ha dato alle stampe Appel d’air (1989) e Chi vive (1991), e per una analisi critica del nostro tempo Du trop de réalité (2000, ristampato in Collection Folio essais Gallimard). Si rien avait une forme ce serait cela, 2010, affronta la questione della rappresentazione come una questione tanto poetica quanto politica. Les arcs-en ciel du noir, Victor Hugo (2012) è stato concepito come un saggio per il catalogo della mostra da lei curata alla casa di Victor Hugo. Nel 2014 cura la mostra dedicata a Sade al Museum d’Orsay e il libro che l’accompagna Attaquer le soleil.
Dopo aver studiato presso la Scuola di Arti Decorative di Nizza la Femis, Valérie Minetto dirige un cortometraggio, Tête d’ange, e in seguito un mediometraggio, Adolescente (1999). Realizza diversi film di danza contemporanea: Beau geste à Moscou, Moscou entre ciel et terre, Festival du réel 2003. Il suo primo lungometraggio, Oublier Cheyenne, viene selezionato dalla Acid a Cannes ed è uscito nelle sale nel 2006. Dans les jardins de mon père, su il poeta Bernardo Vargaftig e Mine, de fil en aiguille sulla costumista Mine Barral-Vergez sono i suoi due primi documentari. Nel 2009, ha girato per la televisione Pas de politique à table, una fiction per France 2 (selezione Fipa) e inizia la lunga avventura per realizzare L’Échappée, à la poursuite d’Annie Le Brun. Attualmente sta preparando il suo secondo lungometraggio, Que demande le peuple, e conduce in parallelo alla sua attività regista, un’attività come artista visiva.
Si ringraziano Valérie Minetto, Céline Maugis – LA VIE EST BELLE, Parigi
Jolly Roger 2
via degli anamari, 28, (San Lorenzo) Roma
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