Giancarlo Romani Adami e Valerio Adami

Giancarlo Romani Adami e Valerio Adami

Italian Experimental Cinema
(cinema d’artista italiano)
a cura di Piero Pala

 

VACANZE NEL DESERTO

1971, 16mm e 35mm su DVD, colore, vers . Ita /Fra, 88’

Regia: Carlo Romani Adami – Collaborazione: Valerio Adami –

Sceneggiatura: Valerio Adami –

Direttore de lla fotografia: Angelo Barcella –

Suono in presa diretta: Mario Dallimonti –

Musica: Paul Berteau e musica popolari persiane –

Montaggio: Graziella Bussi –

Interpeti: Valerio Adami (il pittore), Errò (il pilota), Adrian Bogdan (Adriana), Franz Thomassin (Franz),Aldo Mondino (Henrik), Camilla Cantoni (l’amica di Adriana), Dino Buzzati (un amico di Franz), Henry Martin (l’uomo del sogno), Daniel Lelong (lo psichiatra), Aimé Meght.

Produzione: Aimé Maeght per la Blondie cinematografica

Valerio Adami (nato il 17 marzo 1935) è un pittore italiano. Studiato all’Accademia di Brera di Milano, da allora ha lavorato sia a Londra che a Parigi. La sua arte è influenzata dalla Pop Art. Adami è nato a Bologna. Nel 1945, all’età di dieci anni, inizia a studiare pittura sotto l’insegnamento di Felice Carena. Venne ammesso all’Accademia di Brera nel 1951, dove studiò come disegnatore fino al 1954 nello studio di Achille Funi. Nel 1955 si reca a Parigi, dove incontra Roberto Matta e Wifredo Lam. La sua prima mostra personale si tiene nel 1959 a Milano. All’inizio della sua carriera, le opere di Adami erano espressionistiche, ma al momento della sua seconda mostra nel 1964 a Kassel, aveva sviluppato uno stile di pittura che ricorda il cloisonnismo francese, caratterizzato da regioni di colore piatto delimitate da linee nere. Negli anni ’70, Adami iniziò ad affrontare la politica nella sua arte, e incorporò argomenti come la storia, la letteratura, la filosofia e la mitologia europee moderne. Nel 1974 ha illustrato una poesia di Helmut Heissenbuttel, Poesia Occasionale n. 27. Dieci Lezioni sul Reich con dieci litografie originali {Gallerie Maeght}. Nel 1975, il filosofo Jacques Derrida dedicò un lungo saggio, “+R: Into the Bargain”, all’opera di Adami, usando una mostra di disegni di Adami come pretesto per discutere la funzione della “lettera e il nome proprio nella pittura”, con riferimento a “narrazione, riproduzione tecnica, ideologia, il fonema, il biografo e la politica”. Tra il 1985 e il 1998 ci sono state quattro mostre retrospettive del lavoro di Adami. Si sono svolte a Parigi, al Centre Julio-Gonzalez de Valence (Spagna), a Tel Aviv e a Buenos Aires.

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